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Domande sul tema dei sistemi di climatizzazione degli edifici e coronavirus

Abbiamo riassunto per voi le risposte alle domande più urgenti relative alla tecnologia di climatizzazione e di ventilazione ambienti.

                       

Perché gli impianti di climatizzazione degli edifici sono al centro del dibattito sulla diffusione del coronavirus?

È stato scoperto che nei laboratori di sezionamento carni la tecnologia di raffrescamento accelera la diffusione del virus e durante un evento a Heinsberg l’unità di ventilazione ha avuto un ruolo centrale. Ma occorre fare chiarezza: di norma, gli impianti di climatizzazione degli edifici sono sicuri, a condizione che funzionino correttamente, e l’apporto di aria fresca è necessario.

Perché la proporzione di aria fresca riveste un ruolo importante?

L’aria fresca fa sì che si riduca la concentrazione dei virus nell’aria, in quanto si immette aria condizionata filtrata e si trasporta via l’aria ambiente inquinata. In questo periodo è necessario aumentare al massimo la proporzione di aria fresca nelle unità di ventilazione; altrimenti è utile anche ventilare aprendo le finestre.

Perché è così importante la circolazione dell’aria?

La circolazione dell’aria indica quante volte all'ora l'aria presente nella stanza viene tecnicamente elaborata. Una circolazione dell’aria elevata (di circa 20-30 volte nel laboratorio di sezionamento) crea forti turbolenze, che consentono di tenere in movimento i virus. Ma nella climatizzazione di un ufficio o di una camera di albergo è comune una circolazione dell’aria doppia. Questi movimenti d’aria sono così ridotti che i virus si depositano sulle superfici, dove muoiono velocemente.

È possibile dotare gli impianti di climatizzazione di filtri antivirus?

Una dotazione successiva non ha senso, perché i filtri corrispondenti (HEPA) influiscono pesantemente sulle prestazioni degli impianti presenti. In linea di principio, è ragionevole depurare l’aria ambiente attraverso un apparecchio separato, che funziona indipendentemente da altre tecniche di climatizzazione e ventilazione. Un esempio è il depuratore d’aria KA-520. Solo in questo modo è possibile combinare in modo utile i filtri HEPA alle unità ventilatore. E solo così il costoso filtro viene utilizzato solo quando è davvero necessario.

È possibile continuare a far funzionare gli impianti di ricircolo dell'aria per la climatizzazione ambienti?

È possibile continuare a far funzionare gli impianti di ricircolo dell’aria, quali aerotermi, fan coil, cassette a soffitto o riscaldamenti tramite canali a pavimento. Producono una circolazione dell’aria ridotta, i virus possono depositarsi e morire nello stesso modo in cui morirebbero se l’impianto fosse spento. Non trasportano l’aria su lunghe distanze, e neanche da stanza a stanza (o da sezione di capannone a sezione di capannone). È quindi sicuro impiegarli e utilizzarli.

Secondo l’associazione di settore Gebäude-Klima e.V. gli apparecchi per il ricircolo dell’aria, come i ventilconvettori o gli apparecchi dell’aria secondaria ecc., sarebbero “efficaci solo nella rispettiva unità di utilizzo individuale. Non trasportano l’aria in altre unità di utilizzo e non sono quindi critici.” (Fonte: Funzionamento impianti di trattamento dell’aria alle condizioni dell’attuale pandemia di Covid 19 24.04.2020, versione 2)